venerdì 26 dicembre 2008

auguri

auguri di buon natale e nuovo anno a tutti gli amici delle due ruete.saronni

giovedì 25 dicembre 2008

BUON NATALE

Voglio dare gli auguri di BUON NATALE a tutti i ciclisti del mondo e soprattutto a voi cari amici per la bici,anche se in questi ultimi tempi non ci siamo visti molto mi sono sono tenuto in contatto grazie a questo blog.SPERO DI FARE RITORNO CON LA BEFANA AL GRIDO:TREMATE,TREMATE,DON MIKE E' TORNATO! A parte gli scherzi sto una chiavica,ma cominceremo un po' alla volta.CERCHIAMO DI VEDERCI DI PERSONA IN QUESTI GIORNI COSI' DEFINIAMO PER UNA PIZZA. UN SALUTO E UN AUGURIO A TUTTI, ANCHE AI NUMEROSI VISITATORI DEL BLOG ,L'IMTERTERRITO DON MIKE. BUON NATALE

NELL'AUGURARVI UN BUON NATALE

Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare, o se calunniato non rispondi con calunnie, o se odiato, non dai spazio all'odio, senza tuttavia sembrare troppo buono nè parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
Se sai guardare con serenità alle cose e agli affetti distrutti e ricostruirli con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai mettere insieme tutte le vittorie e rischiarle in un colpo solo a testa o croce, e perdere e ricominciare da capo senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: "Resistete!";
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o a passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
Se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi;
Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore a ogni istante che passa;
Se riesci a mettere la carta della merendina nella tasca della propria maglietta quando vai in bici;
Se riesci ad andare in bici (o fare sport in genere) senza doparti;
Se riesci a staccarti da quello che va più forte di te senza farne un dramma;
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!
CIAO E A PRESTO!!!! (Rudyard Kipling)

giovedì 18 dicembre 2008

Un'idea per queste vacanze!

Il torrente Calvagnola nasce dal monte Scaravata (m 1585), tocca Calvanico e Fisciano. E' affluente di sinistra del fiume Sarno dopo che, a Mercato Sanseverino si è unito al torrente Solofrana; premesso ciò vi chiederete "ma dove sta l'idea?" L'idea è quella di andare con le MTB, per i nostri usuali sentieri, fino alla sorgente del Calvagnola o comunque individuarlo nei pressi della sorgente, per poi percorrere il suo letto almeno sino a Fisciano, altrimenti potremmo venirne fuori sul ponte di S. Antonio a M. S. Severino, sarebbe simpatico alle 11 di una domenica mattina! Il motivo? Vi sarà capitato di attraversare in treno una zona in cui solitamente vi recate in auto, avrete scoperto un'altra prospettiva del paesaggio che vi circonda, a volte tanto di diversa da rendere quel luogo quasi irriconoscibile. L'obbiettivo, o comunque la curiosità è proprio questa, percorrere il vallone che scende da Calvanico sino a Fisciano nel suo punto più basso, il letto del torrente appunto, per vedere il nostro territorio da una prospettiva nuova. Magari scopriremo scarichi e discariche abusive, ma di sicuro qualche roccia o un angolo di terra che ci lascerà meravigliati. Credo si incontreranno tanti ostacoli, forse si camminerà più a piedi che in bici, ma fin'ora niente ci ha spaventato, figuriamoci se potranno farlo quattro passi con la bici in spalla. Ovviamente è richiesta la guida di Fire, in particolare nel territorio di Calvanico.
A presto...uè vediamoci per gli auguri!

LEZIONE N°3(IMPOSTARE UN BUON ALLENAMENTO)

Il processo di allenamento e'basato sull'alternanza tra esercizio e recupero:questi due elementi devono essere combinati in maniera corretta affinche' l'allenamento stesso possa avere la massima efficacia.
LE FASI DI ESERCIZIO E DI RECUPERO
Durante lo sforzo di una pedalata agiscono diversi stimoli allenanti sul nostro organismo.Mentre pedaliamo prevalgono processi detti"catabolici",caratterizzati dal consumo delle riserve di energia,ma anche (in misura piu'o meno estesa in funzione del tipo di esercizio che viene svolto)dal danneggiamento delle strutture muscolari. Nella fase di recupero che segue lo sforzo prevalgono processi di tipo "anabolico",che consentono il progressivo ristabilimento degli equilibri a livello cellulare,la ricostituzione delle riserve di energia,nonche' il progressivo ripristino della piena integrita' ed efficienza muscolare.Questi processi,se correttamente stimolati,portano alla cosidetta "supercompensazione",cioe' al verificarsi di risposte che non solo consentono il ristabilimento delle condizione presenti nell'organismo prima della fatica indotta dagli stress allenanti,ma che sono anche in grado di generare adattamenti nelle strutture e nelle funzioni,tale da "fortificare"l'organismo stesso e renderlo così capace di sopportare sforzi
(e dunque di produrre prestazioni)sempre piu' elevati.Questi processi rientrano nel quadro della cosidetta "sindrome generale di adattamento".
IMPOSTARE L'ALLENAMENTO
La "supercompensazione"è raramente effetto di un solo allenamento,va cioe'considerata come un processo di estrema complessità,che ha luogo in seguito all'effetto cumulativo del susseguirsi delle sedute di lavoro,a condizioni che queste si ripetano con sufficiente frequenza (ad esempio,raramente un solo allenamento settimanale è in grado di generare miglioramenti),con sufficiente intensità dello sforzo(il susseguirsi di esercizi troppo blandi non è in grado di generare miglioramenti),nel rispetto della gradualità dello sforzo stesso(incrementi troppo repentini del carico di lavoro possono invece peggiorare le capacità prestative).
In realtà fasi cataboliche e fasi anaboliche non si alternano ciclicamente all'unisono nell'organismo:una seduta di allenamneto determina fasi cataboliche e anaboliche differenti nei diversi organi e apparati.Questo è uno dei fattori che rende complessa l'impostazione di una corretta alternanza tra le sedute di lavoro e tra i diversi mezzi di allenamento.
LA REGOLA DEL TRE
Per questi motivi,sono dunque molteplici i fattori da considerare per impostare un allenamento corretto. Per il ciclista di livello amatoriale abbiamo pensato di sintetizzare alcuni semplici criteri basilari,esemplificandoli in quella che possiamo chiamare "La regola del tre":
1)Allenarsi almeno ogni tre giorni(quindi almeno due o tre volte a settimana);
2)Fare salite almeno ogni tre giorni;
3)Allenarsi"alla soglia anaerobica"(della "soglia anaerobica"si parlera'più diffusamente in un'altra lezione)almeno ogni tre giorni;
4)Non allenarsi intensamente per più di tre giorni consecutivi.

Adesso riportiamo un esempio di allenamento settimanale per i ciclisti di livello amatoriale.Si tratta di uno schema semplice,dedicato a chi ha pochissimo tempo a disposizione per le uscite.
*A meta' settimana:uscita di 2-3 ore con salite di breve durata (ad esempio 3-4 salite di una decina di minuti ciascuna); in ogni salita inserire alcuni minuti di lavoro alla soglia (per esempio gli ultimi 3-5 minuti prima di scollinare).
*Sabato o domenica: uscita eventualmente un poco piu' lunga(sempre con alcune salite, in ciascuna delle quali inserire alcuni minuti alla soglia); oppure partecipazione a una manifestazione ciclistica amatoriale(gara o cicloraduni).
*Se la domenica si gareggia,l'eventuale allenamento del sabato dovrà essere di breve durata(ad esempio di 60-90 minuti) e non troppo impegnativo.
Questo schema tende a soddisfare la "regola del tre",anche se non pienamente.Per chi ha difficoltà ad allenarsi su strada a metà settimana, meglio comunque trovare il tempo per una pedalata infrasettimanale a intensità mediamente elevata sui rulli o su ciclo simulatori,piuttosto che non fare nulla:la differenza è fondamentale per l'efficacia dell'allenamento.
Ecco un secondo schema che meglio soddisfa la "regola del tre":
*MARTEDI:allenamento di 2-3 ore con tratti di alcune decine di minuti a media intensità(comunque al di sotto della soglia anaerobica),da percorrere sia in pianura,sia in salita (ma senza eccedere nel volume di lavoro in salita).In alternativa 1 ora/1 ora e mezza di rulli dovrebbe essere più che sufficiente.
*GIOVEDI:uscita di 2-3 ore con salite di breve durata (ad esempio 3-4 salite di 5-10 minuti ciascuna);in ogni salita inserire alcuni minuti di lavoro alla soglia(per esempio gli ultimi 3 o 5 minuti prima di scollinare).In alternativa sempre 1 ora e più di rulli.
*DOMENICA:uscita eventulmente un poco più lunga,con solo una o due salite (ma di durata più lunga rispetto a quelle affrontate in settimana),in ciascuna delle quali inserire alcuni minuti alla soglia);oppure partecipazione a manifestazione ciclistica amatoriale (gara o cicloraduno).
In alternativa ho simulare gare col gruppo che si esce la domenica...oppure scegliere come percorso la LITORANEA (li si gareggia tutte le domeniche mattina).
Per chi non conosce la litoranea,è il tratto di strada che collega SALERNO-PAESTUM 40 km circa completamente pianeggianti dove a volte quasi sempre si formano dei grupponi trasformando la passeggiata in vere e prorie gare ciclistiche!!!
Questo schema costituisce la struttura di base dell'allenamento di molti ciclisti(anche evoluti)nelle settimane in cui gareggiano solo ladomenica.Le varianti principali che possono essere inserite per iciclisti di livello via via più elevato sono costituite:
*Dall'introduzione di tratti di alcuni minuti"alla soglia" nel primo o nel secondo allenamento settimanale (in altre parole, in uno dei due lavori infrasettimanale ci si allena "alla soglia"in pianura e nell'altro "alla soglia"in salita);
*Dall'introduzione di sedute di allenamento anche negli altri giorni della settimana:uscite brevi il LUNEDI ed il SABATO,ed allenamenti più lunghi ma non eccessivamente più impegnativi nei restanti giorni.Difficilmente i giorni infrasettimanali di allenamento intenso sono più di due(nel nosro esempio,MARTEDI e GIOVEDI).
E' importante comunque ribadire che un buon processo di allenamento esige un'appropriata alternanza tra giorni di carico e giorni di recupero (detti anche "di scarico"):per quasto motivo è comunque bene non svolgere più di tre giorni consecutivi di lavoro intenso o moderatamente intenso.Per chi voglia strafare,il rischio di sovrallenamento incombe in agguato!!!
CIAO E A PRESTO!!!!

lunedì 15 dicembre 2008

TUTTI A TAVOLA

Venerdi 19 ritrovo per seduta di addominali da tavolo; organizziamoci per riunirci intorno al tavolo per una bella pizza prima di Natale.

sabato 13 dicembre 2008

Il Giro sotto - sopra!

Considerato che resta pur sempre la più grande manifestazione ciclistica organizzata nel nostro paese, considerato che oggi è stata presentata l'edizione del centenario, quella che si svolgerà nel 2009, ho ritenuto opportuno spendere qualche parola in merito al Giro d'Italia del prossimo anno. La grande novità sta nella distribuzione del persorso; come ben sappiamo solitamente il giro parte dal sud o dalle isole per poi dare il meglio sulle alpi nella terza settimana di gara, ebbene, quest'anno le Dolomiti sono al centro-sud, in abruzzo e qui vicino a noi, al Vesuvio. Insomma, il giro 2009 l'hanno fatto sotto-sopra, parte da Venezia, gira per l'arco alpino nella prima settimana, poi spettacolare crono individuale alle Cinque Terre e ancora tappe interessantissime attaraverso l'appennino tosco-emiliano. La tappa che Cassani considera più dura di tutte si svolge in Abruzzo, con incredibili salite disseminate lungo 239 km. Il gran finale: arrivo a Benevento, il giorno successivo Avellino - Vesuvio con passaggio dalla nostra SS88, poi altra tappa interlocutoria ed apoteosi finale a cronometro sulle strade della Capitale, con arrivo ai Fori Imperiali. Come dire, prendete le ferie a maggio e prenotate telecomando e poltrona di casa vostra! Pensate, chi ne avrà la possibilità potrà seguire tutto il finale del giro, dall'Abruzzo a Roma, quando capiterà un'altra occasione del genere. Non li leggeranno, ma credo sia giusto fare i complimenti agli organizzatori che hanno avuto il coraggio di stravolgere una consuetudine che durava da cento anni, salvo eventuali eccezioni che io non conosco. Sarà interessante vedere dai primi giorni i favoriti darsi battaglia, tutti dovranno arrivare al via già in perfetta forma perchè non esisterà quella prima settimana in cui magari ci si allenava, interessante, molto interessante.

mercoledì 10 dicembre 2008

RISPETTO PER LA NATURA.

SULLO SFONDO DEL ROTTAME PIZZO SAN MICHELE.

SI COMMENTA DA SOLA.

IL GRUPPO CON A CAPO FIRE E DOCTOR.



INCONTRO CON ALTRI AMICI. ALLE NOSTRE SPALLE IL MONTE MONNA.

PAUSA ALLA FONTANA DI MASTRO CAMPO PRIMA DEL SINGLE TRACK.

Ho voluto dare questo titolo a questa uscita per ricordare a tutti i vistatori il rispetto per la natura. Domenica 7 ci siamo ritrovati a Fisciano anche con alcuni componenti della polisportiva Annalisa ed abbiamo portato a termine anche se con una piccola variante nel finale (senza Tagliata) il percorso che avevamo stilato. Con grande rammarico soprattutto mio e di FIRE abbiamo potuto constatare che il single track (Castiglione - Calvanico) non è più praticabile, causa frana ma credo proprio che ne troveremo altri. Abbiamo girato per gran parte del percorso (per non dire tutto il percorso) nell'ombra toccando penso le zone più umide tra tutte quelle che comprendono i nostri percorsi ed abbimo scoperto che la giornata era splendida solamente una volta arrivati a Calvanico, quando ci siamo fermati nella piazzetta antistante il bar. Anche questo percorso è stato molto bello ed abbastanza duro fatto di molte salite spaccagambe ma la ricompensa come dico sempre è l'essere immersi nella natura anche se come si vede in foto molto spesso questi paesaggi sono deturpati dai rifiuti che persone incivili lasciano sul territorio e che ci rimangono per tantissimo tempo. Uno dei tanti esempi e quella macchina abbandonata nel castagneto vicino Frassineto ma ce ne sono tante anche lasciate nelle scarpate lungo i tanti percorsi, per non parlare delle montagne di pneumatici che qualche furbo scarica in montagna per evitare tutta la prassi dello smaltimento, elettrodomestici, ecc.ecc.ecc.
Vorrei raccomandare tutti gli amanti delle ruote grasse di non buttare nulla durante i percorsi anzi quando incontriamo piccoli oggetti (pile, accendini) potremmo provvedere a recuperarli per cestinarli cosi da non "farci il sangue amaro" durante le nostre uscite.
P.S. evitate di lasciare camere d'aria e cartacce di snack lungo i percorsi che non aiutano ne la natura, tantomeno sono belle da vedere.


domenica 30 novembre 2008

LUI RESISTE ALLA TENTAZIONE

GRUPPO DAVANTI ALLA CHIESA DELL'INCORONATA



SULLE CISTERNE C'E' UN VENTO DA PAURA
INIZIA A PIOVERE. SI RIENTRA

Stamattina nonostante le previsioni facevano pensare al peggio alla fine ci hanno concesso la nostra galoppata settimanale. Con DON MIKE in borghese che è venuto ad assicurarsi che saremmo stati tutti alla partenza sia a Baronissi che a Fisciano dove era in attesa l'atra metà del gruppo (FIRE-DOCTOR-NAPPO) siamo partiti alla volta delle cisterne per poi arrivare all'Incoronata di Montoro. Ho pensato di dare questo titolo a quest'uscita perchè ho provato in settimana a convincere in tutti i modi LUI ad aggregarsi, facendo in verità un pò leva sul fatto che oggi ci sarebbero stati anche NAPPO e DOCTOR ma il "podista novembrino testardo" anche se a detta sua un pensierino lo stava facendo non ha mollato. Comunque il percorso è stato a mio parere molto bello (anche perchè l'anno scorso quest'uscita l'ho saltata) soprattutto per la presenza del single track anche se a renderlo abbastanza scivoloso ci ha pensato la pioggia di questi giorni, ed anche se siamo stati costretti ad un dietrofront sull'Incoronata a causa della pioggia (quatt gocc, essm cuntinuat nui), percorso che riproporremo domenica 14 per completarlo questa volta e sperando il che terreno sia meno insidioso. Per domenica 7 FIRE inserisci tu il percorso che io mi sono già dimenticato alcuni passaggi, ricordo solamente che l'appuntamento è alle 8 a Fisciano.
Un saluto a Carmine: rimettiti presto.
Pirata: DON MIKE viene ai nastri di partenza ma ti almeno fatti sentire. Come stai?




venerdì 21 novembre 2008

4 PASSI LONTANO DAL CAOS CITTADINO




Un appuntamento fatto al volo mercoledi mattina con l'amico Roberto che contatta subito anche Gianni ed eccoci pronti il giorno successivo per una puntatina veloce a Pizzo San Michele. E' andata proprio così, anche se ieri mattina al risveglio la condizione meteo non era delle migliori anzi per l'esattezza la nebbia aveva inghiottito metà montagna, dopo un pò di tentennamenti iniziali anche perchè a Baronissi già pioveva costantemente siamo partiti alla volta di Carpegna. Parcheggiata la macchina abbiamo iniziato l'ascesa avvolti da quell'aria frizzantina e da quel meraviglioso silenzio quasi si sentisse l'aria carica di acqua che ci si posava addosso. In vetta abbiamo trovato un bel fresco e subito dopo aver fatto i classici 3 giri della chiesa e 2/3 foto ci siamo incamminati sulla strada del ritorno. Un tocco di colore "bianco nebbia direi" alla giornata di ieri nata da una semplice chiacchiera tra 3 amici che hanno pensato di andarsi a fare 4 passi lontano dal caos cittadino.

giovedì 20 novembre 2008

LEZIONE N.2 (LA CADENZA DI PEDALATA)

Per una determinata velocità di avanzamento, l’uso del cambio consente al ciclista di scegliere entro una vasta gamma di cadenze di pedalata. La scelta di una corretta cadenza del gesto è fondamentale per consentire di ottimizzare le prestazioni: sviluppare picchi o valori medi di potenza (e quindi di velocità) più elevati, protrarre più a lungo sforzi intensi, recuperare più velocemente gli sforzi stessi, ecc. Se gli obiettivi che inducono a un’attenta scelta del rapporto sono dunque ben identificabili, ben più complessa è l’individuazione dei fattori che concorrono alla determinazione della cadenza di pedalata ottimale (tant’è vero che il dibattito su questo argomento è più che mai vivace in ambito scientifico). Questi fattori potrebbero essere suddivisi in due grandi categorie: da un lato, quelli che dipendono dalle caratteristiche meccaniche dello sforzo che si sta compiendo e, dall’altro, quelli che dipendono, invece, dalle caratteristiche individuali del soggetto che pedala.Tutti questi fattori che adesso saranno elencati,sono di fatto fortemente interdipendenti.Nel loro insieme,essi fanno si' che non esista,in assoluto,la "cadenza ideale":la cadenza ottimale in un determinato monento dipende dalle interrelazioni tra tutti questi elementi:
1)POTENZA SVILUPPATA
2)VELOCITA'DI AVANZAMENTO(energia cinetica)
3)DURATA DELLO SFORZO
4)CONSUMO DI OSSIGENO E PERFUSIONE DEI TESSUTI MUSCOLARI
5)ADATTAMENTI SPECIFICI INDOTTI DALL'ALLENAMENTO
6)FATICA NEUROMUSCOLARE
7)ESPERIENZA CICLISTICA
Di regola, per andare più forte serve più potenza: all’aumentare della potenza, aumenta anche la cadenza di pedalata ottimale. In salita, a parità di potenza sviluppata e, dunque, di sforzo fisico, la velocità di avanzamento (e l’energia cinetica) è più bassa: ciò porta il ciclista a scegliere cadenze relativamente più basse, per motivi non ancora del tutto chiariti. Gli sforzi prolungati impediscono di adottare cadenze troppo elevate:ma anche cadenze troppo ridotte possono essere penalizzanti, contribuendo anch’esse a determinare la cosiddetta fatica neuro-muscolare. La tipologia delle fibre muscolari, il consumo di ossigeno e dunque di energia (a parità di potenza sviluppata, più elevato sia per cadenze troppo elevate che per cadenze troppo basse) e i livelli di perfusione dei tessuti muscolari sono altri fattori che condizionano la scelta.
Ma in questo complesso sistema, come è possibile orientarsi? Come è possibile integrare tutte queste informazioni? In pratica è molto più semplice di quanto possa sembrare: basta affidarsi alle proprie sensazioni soggettive, che sono frutto di complesse integrazioni di informazioni a livello del sistema nervoso. In pratica, in ogni momento bisogna cercare di “ascoltare” il proprio organismo, e scegliere un rapporto tale per cui la cadenza di pedalata risultante sia quella che consente di avanzare alla velocità scelta con la minore percezione di fatica. L’esperienza ciclistica aiuterà poi a correggere leggermente queste scelte:l’atleta di elevato livello e ben allenato, per esempio, rispetto al neofita o al sedentario è spesso indotto a scegliere cadenze un poco più agili (cioè più elevate), sia perché con l’allenamento ha acquisito adattamenti specifici che gli consentono di essere efficiente anche a cadenze relativamente elevate (cosa più difficile per il neofita), sia perché integra le informazioni istantanee con il bagaglio di esperienze acquisite che gli consentono di prevedere quale tipo di sforzo lo aspetta nei chilometri successivi.
Se proprio qualcuno vuole dei numeri, eccoli (purché non vengano considerati vincolanti):in pianuraura si dovrebbe acquisire gradualmente la capacità di pedalare intorno alle 85-90 pedalate al minuto, che dovrebbero salire intorno a 100 negli sforzi relativamente intensi e prolungati (tipo gare a cronometro). Su salite del 6-8% la cadenza dovrebbe mantenersi tra le 70 e le 80 pedalate/minuto, in funzione dell’intensità dello sforzo (intorno al limite superiore, se lo sforzo è molto intenso); oltre queste pendenze, è normale che si scelgano cadenze anche inferiori alle 70 pedalate/minuto.
Conclusioni:Nella scelta della propria cadenza di pedalata,uno dei fattori principali e' l'esperienza.
E'necessario imparare ad "ascoltare"il proprio fisico in modo da riuscire a ottenere il migliore rapporto tra sforzo e risultato!E poi ALLENAMENT!!ALLENAMENT!!E..ALLENAMENT!!
CIAO E APRESTO!!!!

martedì 18 novembre 2008

Tratto da "www.spysport.org"

Finisce la corsa del ciclista Stefanile, positivo a otto sostanze
L’onda lunga del doping travolge anche il mondo dilettantistico. Lunedì scorso la procura antidoping di Roma ha emesso dieci deferimenti con il ciclismo a fare la parte del leone. Ha destato scalpore il deferimento di Carmine Stefanile, cicloamatore di 45 anni risultato positivo a ben otto sostanze dopanti (efedrina, desametasone, oxilofrina, mesterolone, metilprednisolone, stanozololo, hCG e testosterone). Il caso di Stefanile è emblematico: ex nazionale di mountain bike passato ai dilettanti, nel 2008 è divenuto campione italiano nella categoria M4 dominando anche diverse gran fondo.
Le sue prestazioni recenti, con distacchi abissali sui secondi arrivati, avevano destato forti perplessità nell’ambiente. «Ho anche litigato con il suo procuratore», spiega al quotidiano DNews l’avvocato Stefano Pecchia, presidente della società Costiera Sorrentina con cui il ciclista era tesserato. La squadra organizza anche il Giro della Penisola Sorrentina, stravinta nel 2008 proprio da Stefanile. «Non voglio fare il finto tonto – prosegue Pecchia – io gli chiedevo informazioni, ma lui mi rispondeva di stare tranquillo».
La storia passata di Stefanile è burrascosa: «Il carattere difficile ha finito per estrometterlo dai professionisti poi è arrivata una squalifica di sei mesi per dei valori anomali. A questa è seguito uno stop di un anno per un mancato controllo, mentre la squalifica più lunga, di cinque anni, gli è arrivata addosso perché ha voluto gareggiare prima che finisse il periodo di interdizione». Stefanile ha già parlato con il procuratore antidoping Torri, a cui ha ammesso tutte le sue colpe ed ora rischia una squalifica a vita per la reiterazione dell’infrazione.
5 novembre 2008

A RAMER E PREPEZZANO

FIRE CHE CI MOSTRA IL METODO USATO NELLA SUA GIOVETù PER ESTRARRE I FOSSILI. "CHE SPACCAPRET MANCAT"
IL GRUPPO CHE GUARDA LO SPACCAPIETRE IN AZIONE "SENZA PAROLE"
CHE VOLO RAGAZZI!!! NON HA NEMMENO TOCCATO TERRA E GIà ERA PRONTO PER LA FOTO. NIENTE PAURA TUTTO SI CONCLUDE CON UNA RISATA GENERALE.
VABBUò MANGIAMOCI SOPRA
FIRE SCANDISCE IL PASSO MA CI SONO ANCORA ALMENO 3 KM PRIMA DI TROVARE L'ASFALTO E INIZIARE LA DISCESA
CARMINE
ANTONIO "WITHE SHOES" SEGUITO DA BLAK BIKE ED ULTIMO
ULTIMO SEMBRA AVER RISOLTO I SUI PROBLEMI CON LE TACCHETTE
SNAKE
BLAK BIKE
Alla 2° uscita di questa stagione è già stato proposto un itinerario come dire da "pedivella d'oro" anzi oserei dire "L'ITINERARIO" per antonomasia dato che come avrete capito dal titolo del post stiamo parlando di Sieti. Itinerario stupendo soprattutto per il paesaggio, la tecnicità e non da meno per la difficoltà. Solitamente proponiamo quest'escursione a stagione già avviata ma come ho detto nello scorso post penso proprio che quest'annata l'abbiamo presa di petto e credo proprio che questo fantastico itinerario in questa stagione sarà proposto diverse volte anche perchè si sta manifestando molto versatile per la sua grande maggioranza di varianti (anche se ancora da scoprire). In verità forse sarà stato un pò azzardato proporla come 2° uscita ma nonostante l'essere incappati nella gara di MTB che era in corso, la caduta al rallenty di Carmine, FIRE che si è messo spaccare pietre dicendoci che era alla ricerca di fossili, le continue imprecazioni di Snake che arrivavano dai tornanti sovrastanti ed infine la fatidica frase del nostro nuovo amico Sebastiano (che ha scelto proprio la giornata ideale per provare per la prima volta le ruote grasse, ed a mio parere se l'è cavata molto bene), "SE NUN EGG MUORT OGGI, NU MOR CHIU", a ripagarci di tutto ci hanno pensato i passaggi dall'Acqua della Bugia e delle Tagliole (FIRE correggimi se sbasglio) e come gran finale l'ascesa della RAMERA.
Un percorso come detto già durante la stagione passata, veramente di alto livello.

mercoledì 12 novembre 2008

BUON COMPLEANNO......BLOG!

Ragà, è un anno ormai che scriviamo cavolate, non pensate sia il tempo di diventare adulti e chiudere questo blog!!!
L'avrete capito no! Oggi è precisamente un anno da che esiste questo spazio ed effettivamente di cavolate ne abbiamo dette e soprattutto fatte, ma almeno negli anni scorsi non lasciavamo traccia, ora invece c'è questo diario a fermarle nel tempo. A volte provo ad immaginare come potrebbe essere divertente, se non emozionante, rileggere la cronaca delle nostre uscite attuali, tra dieci o venti anni, qui sarà tutto conservato e magari potranno leggerle anche i Vs. nipoti. Auguriamoci intanto di avere sempre gli stimoli per andare in bici, alla ricerca di nuove avventure...ed una raccomandazione, a me come a voi....NON CRESCIAMO MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII....ne vale il nostro equilibrio mentale, la nostra serenità.

martedì 11 novembre 2008

APERTURA STAGIONE RUOTE GRASSE 2008

Ogni anno causa le condizioni atmosferiche favorevoli sembra allungarsi sempre di più l'inizio della stagione invernale che ci vede alle prese con fango, forature (quelle non mancano mai, oggi 2 in gruppo) cadute e lisci vari, insomma tutto quello che caratterizza la stagione delle ruote grasse. Anche questa domenica il tempo ha tentato il gruppo degli AMICI PER LA BICI: strada o montagna? i programmi però erano fatti e l'annuncio ufficiale anche quindi via con le RUOTE GRASSE. In verità non è che l'abbiamo presa proprio di petto; partenza con comodo quasi alle 8:30, dopo aver incontrato DOCTOR in discesa libera da Fisciano diretto su strada chissà dove ci siamo tuffati nello sterrato destinazione San Michele di mezzo, Capo Calvanico con sosta al bar per festeggiare il nuovo bolide di ULTIMO, dove abbimao incontrato LUI "il podista montanaro novembrino" di ritorno da PIZZO SAN MICHELE, via verso l'Acqua della Tagliata, quindi il Santissimo e quì la decisione di scendere per Frassineto verso Fisciano.
Il rientro non è stato dei migliori dato che ci siamo un pò persi per strada ma come prima uscita non è stato male. Per domenica 16 il nostro mentore FIRE ha già proposto SIETI: ho il presentimento se iniziamo cosi che questa stagione faremo molto più scarico dell'anno scorso " a buon intenditore poche parole".
Un saluto a tutti e buon inizio settimana.

FOTO DI GRUPPO CON LO SFONDO DI PIZZO SAN MICHELE


ECCOCI ALLE PRESE CON LE PRIME SALITE SU STERRATO

ULTIMO E LA SUA GIORNATA DI PASSIONE CON PEDALI E TACCHETTE

FIRE IL DIESEL CHE NON MOLLA MAI


IL FONDO E BAGNATO E CON TUTTE QUESTE FOGLIE SI SCIVOLA ALLA GRANDE

SIAMO A META' PERCORSO INIZIA LA DISCESA
UN SALUTO DALL'ACQUA DELLA TAGLIATA












lunedì 10 novembre 2008

DETTO FATTO!!!

GRAZIE A FIRE PER AVERMI CONSIGLIATO DI COMPRARMI LE SCARPE NUOVE !
L'ORARIO DI PARTENZA


POCO PRIMA DI CARPEGNA VEDO DEI COLOMBI DI CITTA' CHE MOLTO STRANAMENTE SI TROVAVANO LI SOPRA TRA I CASTAGNETI???
BA! CHISSA' FORSE ANCHE LORO OGNI TANTO HANNO BISOGNO DI EVADERE DAL CAOS CITTADINO!!??

PANORAMA VISTO DA CARPEGNA .........

QUESTA DOVREBBE ESSERE LA PRIMA CROCE (CORREGGIMI SE SBAGLIO FIRE)

QUESTA E' L'ORA DI ARRIVO SU PIZZO SAN MICHELE,HO IMPIEGATO QUALCHE MINUTO IN PIU' RISPETTO L'ANNO SCORSO CHISSA' FORSE PERCHE' SONO PIU' VECCHIO DI UN ANNO......??? VOGLIO BUTTARLA COSI' PER NON DIRE CHE FORSE SONO MENO ALLENATO.....
PANORAMA VISTO DA PIZZO SAN MICHELE!!
LUI SEDUTO DAVANTI ALLA CHIESA CON ALLE SPALLE LO SPLENDITO PANORAMA!
CHE DIRE E' STATA UNA BELLA EMOZIONE ,E' LA TERZA VOLTA CHE DECIDO FARLA
E OGNI ANNO E' SEMPRE PIU' BELLO! ALZARSI AL MATTINO AFFACCIARSI AL BALCONE E GURDARE QUELLA CIMA LASSU' FINO AI 1500 MT.PARTIRE CORRENDO DA FISCIANO E SALENDO SALENDO OGNI TANTO LANCIARE UNO SGUARDO A QUELLA CIMA CHE MAN MANO SI AVVICINA SEMPRE DI PIU'...UNA VOLTA ARRIVATI A CARPEGNA LA SENSAZIONE E' QUELLA DI AVERCELA QUASI FATTA! INVECE ARRIVA LA PARTE PIU' DURA, INIZIO STRADA RIPIDA E PIENA DI PIETRE FINO AD ARRIVARE NEL TRATTO FREDDO E SCURO PERCHE' COPERTO DA UNA FITTA VEGETAZIONE E
INSIDIOSO PER L'IMMENSO TAPPETO DI FOGLIE CHE NASCONDE QUALSIASI BUCA PIETRA .......FINO A QUANDO SI ESCE DAL TRATTO ALBERATO E SI ARRIVA NEL PUNTO DOVE VI E' POCHISSIMA VEGETAZIONE ALLORA LI VERAMENTE LA SODDISFAZIONE E' TANTA PERCHE' PENSI CHE E' VERAMENTE FATTA POCHI METRI ANCORA E CI SEIIIIIII!!!!! GIUSTAMENTE DOPO AVER FATTO I TRE GIRI INTORNO ALLA CHIESA.
RAGAZZI VI GARANTISCO SENSAZIONI MERAVIGLIOSE SE CI TENETE A PROVARLE
DOMENICA LUI ANDRA' SUL MONTE STELLA SALENDO PER SAN MICHELE DI MEZZO
SE QUALCUNO VUOLE....LE ISCRIZIONI SONO APERTE A TUTTI CIAO E APRESTO!!!!


FUORI PROGAMMA:TUTTA LA DELUSIONE VISTA NEL VOLTO DI LUI DOPO LA CORSA DEL 25 OTTOBRE.......(FOTO PUBBLICATA DALLA GAZZETTA DELLO SPORT)....

mercoledì 5 novembre 2008

E un bel giorno.....


...ti svegli e ti accorgi che è stato eletto il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America, non appena ti chiedi chi sarà mai il nuovo Presidente alzi lo sguardo sullo schermo della tv e vedi un giovanotto con la pelle scura con un bel sorriso stampato sul viso, è lui il nuovo Presidente, incredibile! Dopo che per due anni nemmeno ci hai pensato alla campagna elettorale americana, dopo che per una vita hai pensato che in fondo, negli USA come altrove, chiunque sia il Presidente la politica è sempre e comunque fatta dal potere economico, dopo che ti sei disgustato della politica del tuo paese, dopo tutto questo la sola idea che un giovane sia diventato Presidente ha cambiato l'umore della tua colazione e probabilmente della tua giornata. La delusione è stata tanta negli anni che è bastato un volto in apparenza sincero a mettere le ali all'entusiasmo, lo ha messo ai giovani americani, lo ha messo a me e credo al mondo intero; probabilmente c'era in noi un immane bisogno di speranza, Obama credo sia prima di tutto questo, speranza.

martedì 28 ottobre 2008

IL CORRETTO POSIZIONAMENTO IN SELLA

Dopo le delusioni di quest'anno iniziando dalla MILANO SANREMO;GIRO;TOUR;MONDIALE;
GIRO DELLA LOMBARDIA e per non parlare poi dell'ultima gara organizzata prorio sulle
nostre strade....LUI ha pensato di ricominciare da qui....!
Con ragione,ogni ciclista ritiene importante avere una buona posizione in bicicletta.I piu' la ricercano nella convinzione che sia fondamentale per poter avere un miglior rendimento,cioe'
per poter andare piu' veloci a parita' di sforzo.Ma vi sono motivi altrettanto rilevanti che inducono a porre notevole attenzione nella ricerca della posizione ottimale sul mezzo:uno delle
piu' importanti e' rappresentato dal fatto che una posizione scorretta puo' causare problematiche di vario tipo all'apparato locomotore, quali dolori o sofferenze articolari o muscolari, che non di rado possono causare il forzato abbandono della stessa attivita' in bicicletta.Dunque, prima ancora che consentire un miglioramento del rendimento, una corretta posizione in bicicletta dovrebbe permettere di prevenire i problemi che possono insorgere in caso di posizionamento scorretto o inadeguato. Tra i ciclisti di ogni livello,l'interesse per la ricerca di un corretto posizionamento ha portato allo sviluppo di numerose metodiche; le piu' recenti si basano sull'utilizzo di tecnologie, quali video-analisi o rilevamento dinamico delle forze durante la pedalata-che sono di grande utilita',ma che a volte vengono anche utilizzate in modo improprio
o del tutto privo di razionalita'scientifica, a danno dell'utente.Nel dubbio,meglio affidarsi al semplice occhio di un meccanico di comprovata esperienza.
ALLA GIUSTA ALTEZZA
La problematica relativa alla ricerca di un corretto posizionamento in bicicletta e' assai complessa; mi limito ora a trattare l'elemento piu' importante,che e' costituito dalla ricerca del corretto posizionamento in sella; quest'ultimo dipende innanzitutto da una giusta altezza sella.
L'altezza sella e' la distanza che va dall'asse di rotazione del movimento centrale (l'asse sul quale fanno perno le pedivelle),al margine superiore della sella; questa misura deve essere presa con grande accuratezza,passando lungo l'asse del tubo piantone e del canotto reggisella.
L'altezza sella puo' essere determinata in diversi modi.Uno dei piu' semplici-che consente di avvicinarsi abbastanza al piu' preciso posizionamento ottenibile mediante analisi cinematica in laboratorio-consiste nel moltiplicare la cosidetta altezza al cavallo 1,09, sottraendo poi la lunghezza della pedivella.
La formula e' la seguente:(h x 1,09 - L pedivella) L'altezza al cavallo si puo'misurare con appositi strumenti,oppure,in maniera molto piu' semplice, appoggiandosi al muro a piedi scalzi e uniti,
ponendo un libro tra le gambe spinto verso l'alto a mo'di sella (anch'esso appoggiato al muro) e
misurando poi la distanza tra il dorso del libro ed il pavimento.Ad esempio, con un'altezza al
cavallo di 830 mm,moltiplicandola per 1,09 avremo una misura di 904,7 mm,dalla quale dovremo sottrarre la lunghezza delle pedivelle;nel caso in cui avessimo scelto di usare pedivelle
da 172,5 mm,otterremmo un'altezza sella di 732 mm(poiche' 904,7mm-172,5mm=732,2mm).
COME ESEGUIRE LA VERIFICA
Una volta sistemata con accuratezza l'altezza sella alla misura teorica calcolata,e'possibile fare un
immediato riscontro pratico dell'adeguatezza della misura:a bicicletta ferma,appoggiando i talloni al centro dei pedali e padalando all'indietro, ogni volta che uno dei pedali passera' per il punto piu' basso della sua circonvoluzione la gamba dovra' essere copletamente distesa,ma senza che cio'provochi un basculamento (un'oscillazione) laterale del bacino.Questa semplice operazione puo' anche essere utilizzata di per se' come metodo di determinazione dell'altezza ottimale,procedendo per tentativi.L'approccio presentato consente solitamente in prima approssimazione una individuazione abbastanza corretta dell'altezza sella.Un piu' accurato posizionamento deve poi tener conto delle carateristiche individuali di pedalata:in particolare del cisidetto"gioco di caviglia"(cioe' di quanto il soggetto flette ed estende il piede durante l'intero ciclo di pedalata),che ovviamente influenza il grado di estensione della gamba rispetto alla coscia.Per questo motivo,i sistemi di posizionamento basati su analisi del soggetto in movimento consentono un miglior risultato.
L'ARRETRAMENTO DELLA SELLA
Un aspetto importante nel posizionamento della sella e' la scelta del cosiddetto arretramento,cioe' della distanza tra la punta della sella stessa e la verticale passante per l'asse del movemento centrale.Nella pratica si ritiene corretto un arretramento tale che quando il pedale si trova nel punto piu'avanzato della circonvoluzione (e la pedivella e' in posizione orizzontale),la rtula si trovi in corrispondenza dell'asse verticale passante per il perno pedale stesso.Le analisi cienematiche svolte in uno dei laboratori piu' famosi in Italia su qualche migliaio di ciclisti evidenziano come l'incidenza di patologie articolari o tendinee all'arto inferiore sia non di rado associata ad un posizionamento che si scosta da questi riferimenti.

giovedì 23 ottobre 2008

I magnifici sette

Partiti il 12 agosto un caldo torrido da quella località che tempo fà era ricosciuta per la presenza di manicomi non a caso "Noc.Inf"per raggiungere quella città famosa per la presenza di SAN FRANCESCO."ASSISI".Capo comitiva Saronni che con la propri esperienza messa a disposizione ,insieme ad altri sei seguaci,abbiamo spianato tutte le salite incontrate lungo la nostra strada ,per arrivare il primo giorno dopo 250km. e dieci ore in quel di Avezzano.La sera una grande abbuffata da Domenico ,per rifornimento del giorno seguente. La mattina dopo all'alba tutti pronti con le nostre bici cariche,pronti per affrontare i restanti 230 km. Quando piu' si avvicinava Assisi piu' la strada diventava discesa,giunti dopo altre dieci ore,stanchi ma non distrutti.Abbiamo visitato monumenti .La sera tutti contenti per l'avventura riuscita senza problemi .Un altra abbuffata ,il giorno dopo ripartiti col treno per le proprie case .Invitiamo nuovi seguaci per prossime avventure.