venerdì 26 dicembre 2008

auguri

auguri di buon natale e nuovo anno a tutti gli amici delle due ruete.saronni

giovedì 25 dicembre 2008

BUON NATALE

Voglio dare gli auguri di BUON NATALE a tutti i ciclisti del mondo e soprattutto a voi cari amici per la bici,anche se in questi ultimi tempi non ci siamo visti molto mi sono sono tenuto in contatto grazie a questo blog.SPERO DI FARE RITORNO CON LA BEFANA AL GRIDO:TREMATE,TREMATE,DON MIKE E' TORNATO! A parte gli scherzi sto una chiavica,ma cominceremo un po' alla volta.CERCHIAMO DI VEDERCI DI PERSONA IN QUESTI GIORNI COSI' DEFINIAMO PER UNA PIZZA. UN SALUTO E UN AUGURIO A TUTTI, ANCHE AI NUMEROSI VISITATORI DEL BLOG ,L'IMTERTERRITO DON MIKE. BUON NATALE

NELL'AUGURARVI UN BUON NATALE

Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare, o se calunniato non rispondi con calunnie, o se odiato, non dai spazio all'odio, senza tuttavia sembrare troppo buono nè parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
Se sai guardare con serenità alle cose e agli affetti distrutti e ricostruirli con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai mettere insieme tutte le vittorie e rischiarle in un colpo solo a testa o croce, e perdere e ricominciare da capo senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: "Resistete!";
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o a passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
Se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi;
Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore a ogni istante che passa;
Se riesci a mettere la carta della merendina nella tasca della propria maglietta quando vai in bici;
Se riesci ad andare in bici (o fare sport in genere) senza doparti;
Se riesci a staccarti da quello che va più forte di te senza farne un dramma;
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!
CIAO E A PRESTO!!!! (Rudyard Kipling)

giovedì 18 dicembre 2008

Un'idea per queste vacanze!

Il torrente Calvagnola nasce dal monte Scaravata (m 1585), tocca Calvanico e Fisciano. E' affluente di sinistra del fiume Sarno dopo che, a Mercato Sanseverino si è unito al torrente Solofrana; premesso ciò vi chiederete "ma dove sta l'idea?" L'idea è quella di andare con le MTB, per i nostri usuali sentieri, fino alla sorgente del Calvagnola o comunque individuarlo nei pressi della sorgente, per poi percorrere il suo letto almeno sino a Fisciano, altrimenti potremmo venirne fuori sul ponte di S. Antonio a M. S. Severino, sarebbe simpatico alle 11 di una domenica mattina! Il motivo? Vi sarà capitato di attraversare in treno una zona in cui solitamente vi recate in auto, avrete scoperto un'altra prospettiva del paesaggio che vi circonda, a volte tanto di diversa da rendere quel luogo quasi irriconoscibile. L'obbiettivo, o comunque la curiosità è proprio questa, percorrere il vallone che scende da Calvanico sino a Fisciano nel suo punto più basso, il letto del torrente appunto, per vedere il nostro territorio da una prospettiva nuova. Magari scopriremo scarichi e discariche abusive, ma di sicuro qualche roccia o un angolo di terra che ci lascerà meravigliati. Credo si incontreranno tanti ostacoli, forse si camminerà più a piedi che in bici, ma fin'ora niente ci ha spaventato, figuriamoci se potranno farlo quattro passi con la bici in spalla. Ovviamente è richiesta la guida di Fire, in particolare nel territorio di Calvanico.
A presto...uè vediamoci per gli auguri!

LEZIONE N°3(IMPOSTARE UN BUON ALLENAMENTO)

Il processo di allenamento e'basato sull'alternanza tra esercizio e recupero:questi due elementi devono essere combinati in maniera corretta affinche' l'allenamento stesso possa avere la massima efficacia.
LE FASI DI ESERCIZIO E DI RECUPERO
Durante lo sforzo di una pedalata agiscono diversi stimoli allenanti sul nostro organismo.Mentre pedaliamo prevalgono processi detti"catabolici",caratterizzati dal consumo delle riserve di energia,ma anche (in misura piu'o meno estesa in funzione del tipo di esercizio che viene svolto)dal danneggiamento delle strutture muscolari. Nella fase di recupero che segue lo sforzo prevalgono processi di tipo "anabolico",che consentono il progressivo ristabilimento degli equilibri a livello cellulare,la ricostituzione delle riserve di energia,nonche' il progressivo ripristino della piena integrita' ed efficienza muscolare.Questi processi,se correttamente stimolati,portano alla cosidetta "supercompensazione",cioe' al verificarsi di risposte che non solo consentono il ristabilimento delle condizione presenti nell'organismo prima della fatica indotta dagli stress allenanti,ma che sono anche in grado di generare adattamenti nelle strutture e nelle funzioni,tale da "fortificare"l'organismo stesso e renderlo così capace di sopportare sforzi
(e dunque di produrre prestazioni)sempre piu' elevati.Questi processi rientrano nel quadro della cosidetta "sindrome generale di adattamento".
IMPOSTARE L'ALLENAMENTO
La "supercompensazione"è raramente effetto di un solo allenamento,va cioe'considerata come un processo di estrema complessità,che ha luogo in seguito all'effetto cumulativo del susseguirsi delle sedute di lavoro,a condizioni che queste si ripetano con sufficiente frequenza (ad esempio,raramente un solo allenamento settimanale è in grado di generare miglioramenti),con sufficiente intensità dello sforzo(il susseguirsi di esercizi troppo blandi non è in grado di generare miglioramenti),nel rispetto della gradualità dello sforzo stesso(incrementi troppo repentini del carico di lavoro possono invece peggiorare le capacità prestative).
In realtà fasi cataboliche e fasi anaboliche non si alternano ciclicamente all'unisono nell'organismo:una seduta di allenamneto determina fasi cataboliche e anaboliche differenti nei diversi organi e apparati.Questo è uno dei fattori che rende complessa l'impostazione di una corretta alternanza tra le sedute di lavoro e tra i diversi mezzi di allenamento.
LA REGOLA DEL TRE
Per questi motivi,sono dunque molteplici i fattori da considerare per impostare un allenamento corretto. Per il ciclista di livello amatoriale abbiamo pensato di sintetizzare alcuni semplici criteri basilari,esemplificandoli in quella che possiamo chiamare "La regola del tre":
1)Allenarsi almeno ogni tre giorni(quindi almeno due o tre volte a settimana);
2)Fare salite almeno ogni tre giorni;
3)Allenarsi"alla soglia anaerobica"(della "soglia anaerobica"si parlera'più diffusamente in un'altra lezione)almeno ogni tre giorni;
4)Non allenarsi intensamente per più di tre giorni consecutivi.

Adesso riportiamo un esempio di allenamento settimanale per i ciclisti di livello amatoriale.Si tratta di uno schema semplice,dedicato a chi ha pochissimo tempo a disposizione per le uscite.
*A meta' settimana:uscita di 2-3 ore con salite di breve durata (ad esempio 3-4 salite di una decina di minuti ciascuna); in ogni salita inserire alcuni minuti di lavoro alla soglia (per esempio gli ultimi 3-5 minuti prima di scollinare).
*Sabato o domenica: uscita eventualmente un poco piu' lunga(sempre con alcune salite, in ciascuna delle quali inserire alcuni minuti alla soglia); oppure partecipazione a una manifestazione ciclistica amatoriale(gara o cicloraduni).
*Se la domenica si gareggia,l'eventuale allenamento del sabato dovrà essere di breve durata(ad esempio di 60-90 minuti) e non troppo impegnativo.
Questo schema tende a soddisfare la "regola del tre",anche se non pienamente.Per chi ha difficoltà ad allenarsi su strada a metà settimana, meglio comunque trovare il tempo per una pedalata infrasettimanale a intensità mediamente elevata sui rulli o su ciclo simulatori,piuttosto che non fare nulla:la differenza è fondamentale per l'efficacia dell'allenamento.
Ecco un secondo schema che meglio soddisfa la "regola del tre":
*MARTEDI:allenamento di 2-3 ore con tratti di alcune decine di minuti a media intensità(comunque al di sotto della soglia anaerobica),da percorrere sia in pianura,sia in salita (ma senza eccedere nel volume di lavoro in salita).In alternativa 1 ora/1 ora e mezza di rulli dovrebbe essere più che sufficiente.
*GIOVEDI:uscita di 2-3 ore con salite di breve durata (ad esempio 3-4 salite di 5-10 minuti ciascuna);in ogni salita inserire alcuni minuti di lavoro alla soglia(per esempio gli ultimi 3 o 5 minuti prima di scollinare).In alternativa sempre 1 ora e più di rulli.
*DOMENICA:uscita eventulmente un poco più lunga,con solo una o due salite (ma di durata più lunga rispetto a quelle affrontate in settimana),in ciascuna delle quali inserire alcuni minuti alla soglia);oppure partecipazione a manifestazione ciclistica amatoriale (gara o cicloraduno).
In alternativa ho simulare gare col gruppo che si esce la domenica...oppure scegliere come percorso la LITORANEA (li si gareggia tutte le domeniche mattina).
Per chi non conosce la litoranea,è il tratto di strada che collega SALERNO-PAESTUM 40 km circa completamente pianeggianti dove a volte quasi sempre si formano dei grupponi trasformando la passeggiata in vere e prorie gare ciclistiche!!!
Questo schema costituisce la struttura di base dell'allenamento di molti ciclisti(anche evoluti)nelle settimane in cui gareggiano solo ladomenica.Le varianti principali che possono essere inserite per iciclisti di livello via via più elevato sono costituite:
*Dall'introduzione di tratti di alcuni minuti"alla soglia" nel primo o nel secondo allenamento settimanale (in altre parole, in uno dei due lavori infrasettimanale ci si allena "alla soglia"in pianura e nell'altro "alla soglia"in salita);
*Dall'introduzione di sedute di allenamento anche negli altri giorni della settimana:uscite brevi il LUNEDI ed il SABATO,ed allenamenti più lunghi ma non eccessivamente più impegnativi nei restanti giorni.Difficilmente i giorni infrasettimanali di allenamento intenso sono più di due(nel nosro esempio,MARTEDI e GIOVEDI).
E' importante comunque ribadire che un buon processo di allenamento esige un'appropriata alternanza tra giorni di carico e giorni di recupero (detti anche "di scarico"):per quasto motivo è comunque bene non svolgere più di tre giorni consecutivi di lavoro intenso o moderatamente intenso.Per chi voglia strafare,il rischio di sovrallenamento incombe in agguato!!!
CIAO E A PRESTO!!!!

lunedì 15 dicembre 2008

TUTTI A TAVOLA

Venerdi 19 ritrovo per seduta di addominali da tavolo; organizziamoci per riunirci intorno al tavolo per una bella pizza prima di Natale.

sabato 13 dicembre 2008

Il Giro sotto - sopra!

Considerato che resta pur sempre la più grande manifestazione ciclistica organizzata nel nostro paese, considerato che oggi è stata presentata l'edizione del centenario, quella che si svolgerà nel 2009, ho ritenuto opportuno spendere qualche parola in merito al Giro d'Italia del prossimo anno. La grande novità sta nella distribuzione del persorso; come ben sappiamo solitamente il giro parte dal sud o dalle isole per poi dare il meglio sulle alpi nella terza settimana di gara, ebbene, quest'anno le Dolomiti sono al centro-sud, in abruzzo e qui vicino a noi, al Vesuvio. Insomma, il giro 2009 l'hanno fatto sotto-sopra, parte da Venezia, gira per l'arco alpino nella prima settimana, poi spettacolare crono individuale alle Cinque Terre e ancora tappe interessantissime attaraverso l'appennino tosco-emiliano. La tappa che Cassani considera più dura di tutte si svolge in Abruzzo, con incredibili salite disseminate lungo 239 km. Il gran finale: arrivo a Benevento, il giorno successivo Avellino - Vesuvio con passaggio dalla nostra SS88, poi altra tappa interlocutoria ed apoteosi finale a cronometro sulle strade della Capitale, con arrivo ai Fori Imperiali. Come dire, prendete le ferie a maggio e prenotate telecomando e poltrona di casa vostra! Pensate, chi ne avrà la possibilità potrà seguire tutto il finale del giro, dall'Abruzzo a Roma, quando capiterà un'altra occasione del genere. Non li leggeranno, ma credo sia giusto fare i complimenti agli organizzatori che hanno avuto il coraggio di stravolgere una consuetudine che durava da cento anni, salvo eventuali eccezioni che io non conosco. Sarà interessante vedere dai primi giorni i favoriti darsi battaglia, tutti dovranno arrivare al via già in perfetta forma perchè non esisterà quella prima settimana in cui magari ci si allenava, interessante, molto interessante.

mercoledì 10 dicembre 2008

RISPETTO PER LA NATURA.

SULLO SFONDO DEL ROTTAME PIZZO SAN MICHELE.

SI COMMENTA DA SOLA.

IL GRUPPO CON A CAPO FIRE E DOCTOR.



INCONTRO CON ALTRI AMICI. ALLE NOSTRE SPALLE IL MONTE MONNA.

PAUSA ALLA FONTANA DI MASTRO CAMPO PRIMA DEL SINGLE TRACK.

Ho voluto dare questo titolo a questa uscita per ricordare a tutti i vistatori il rispetto per la natura. Domenica 7 ci siamo ritrovati a Fisciano anche con alcuni componenti della polisportiva Annalisa ed abbiamo portato a termine anche se con una piccola variante nel finale (senza Tagliata) il percorso che avevamo stilato. Con grande rammarico soprattutto mio e di FIRE abbiamo potuto constatare che il single track (Castiglione - Calvanico) non è più praticabile, causa frana ma credo proprio che ne troveremo altri. Abbiamo girato per gran parte del percorso (per non dire tutto il percorso) nell'ombra toccando penso le zone più umide tra tutte quelle che comprendono i nostri percorsi ed abbimo scoperto che la giornata era splendida solamente una volta arrivati a Calvanico, quando ci siamo fermati nella piazzetta antistante il bar. Anche questo percorso è stato molto bello ed abbastanza duro fatto di molte salite spaccagambe ma la ricompensa come dico sempre è l'essere immersi nella natura anche se come si vede in foto molto spesso questi paesaggi sono deturpati dai rifiuti che persone incivili lasciano sul territorio e che ci rimangono per tantissimo tempo. Uno dei tanti esempi e quella macchina abbandonata nel castagneto vicino Frassineto ma ce ne sono tante anche lasciate nelle scarpate lungo i tanti percorsi, per non parlare delle montagne di pneumatici che qualche furbo scarica in montagna per evitare tutta la prassi dello smaltimento, elettrodomestici, ecc.ecc.ecc.
Vorrei raccomandare tutti gli amanti delle ruote grasse di non buttare nulla durante i percorsi anzi quando incontriamo piccoli oggetti (pile, accendini) potremmo provvedere a recuperarli per cestinarli cosi da non "farci il sangue amaro" durante le nostre uscite.
P.S. evitate di lasciare camere d'aria e cartacce di snack lungo i percorsi che non aiutano ne la natura, tantomeno sono belle da vedere.