Ragazzi, appassionati, "matti" come noi, temerari, sognatori... adesso angeli! Ieri sera in ritorno da Roma in macchina, alla radio, apprendo della tragedia che ha coinvolto 10 amanti della bici che finalmente, come anche LUI ha detto, dopo una settimana di pioggia incessante hanno potuto dare spazio alla proria passione.
Ho sentito un vuoto nello stomaco, ho pensato che quei poveracci erano in strada per sentirsi uniti, per fare gruppo. Purtroppo per morire anche insieme. "Esco, ci vediamo più tardi!"... ed invece sono andati incontro alla morte! O meglio: perchè dare la colpa a loro? Quando mai la bicicletta è stata pericolosa? Il pericolo viene dai veri pazzi che corrono sulle strade con le auto! Noi ci esaltiamo se raggiungiamo i 45 km/h sulle 2 ruote! Le auto a 45km/h non ucciderebbero nessuno. Suonate di clacson, gestacci ed imprecazioni nei nostri confronti, ieri purtroppo anche la morte, come già accaduto altre volte. "
Ho frenato ma ho perso il controllo dell'auto perchè l'asfalto era bagnato" ha dichiarato l'assassino che con una stronzata che meriterebbe davvero la pena di morte ha ammazzato 7 persone e mandate all'ospedale altre 3. Ma quale omicidio volontario! E' omicidio colposo plurimo!!! Ubriaco, drogato, recidivo con la patente ritirata su di una Mercedes a 21 anni!
Amici miei, in questo momento mi sento virtualmente abbracciato a tutti voi per portare il cordoglio alle famiglie degli scomparsi e vicini a tutto il movomento ciclistico calabrese, nella speranza che episodi del genere non accadano mai più!
A presto