La visita medico-sportiva certificante l'idoneità alla pratica agonistica costituisce una sorta di "tagliando"obbligatorio cui ogni ciclista agonista è tenuto a sottoporsi annualmente.Per chi gareggia,dunque,è un obbligo;ma anche coloro che non svolgono attività agonistica farebbero buona cosa a sottoporsi a questo checkup:perchè dalla bicicletta si possa essere relativamente certi di trarre i massimi benefici,è necessario che si conoscano le eventuali controindicazioni o limitazioni individuali.Le normative vigenti prevedono specifici controlli ai quali il ciclista agonista deve essere sottoposto:questo particolare tipo di visita medica può essere effettuata presso ambulatori di medicina dello sport accreditati,pubblici o privati,o comunque studi di medicina dello sport autorizzati in base alle specifiche normative regionali.A queste strutture possono far riferimento anche i non agonisti:il protocollo riservato agli agonisti rappresenta una buona traccia anche per chi voglia affrontare il ciclismo a solo scopo salutistico o ricreativo.
GLI ESAMI DURANTE LA VISITA
La visita solitamente dura poco meno di mezz'ora e prevede:un'attenta anamnesi generale e settoriale,la valutazione clinica e una serie di accertamenti strumentali.Dovendo valutare un ciclista il medico attraverso l'anamnesi cercherà innanzitutto di evidenziare le patologie che hanno colpito il soggetto in tempi più o meno recenti,valuterà con molta attenzione l'anamnesi famigliare,soprattutto in merito alla presenza di malattie cardiocircolatorie,metaboliche e predisposizioni ereditarie presenti negli ascendenti e nei collaterali.Anche la abitudini di vita,lavorative e relative alla storia sportiva del soggetto debbono essere prese in considerazione.
All'anamnesi introduttiva segue la visita clinica vera e propria che prevede:rilevamento di peso e statura,calcolo del BMI (indice di massa corporea)esame dell'assetto posturale(valutazione di eventuali problemi posturali e riconoscimento di possibili dimorfismi),esame obiettivo dell'apparato cardiaco,respiratorio,dell'addome,misurazione della pressione arteriosa da sdraiati e in stazione eretta,esclusione di problemi neurologici relativi a disturbi dell'equilibrio.
GLI ULTERIORI ACCERTAMENTI
I successivi accertamenti comprendono l'esame delle urine,l'esame dell'acuità visiva,la percezione uditiva della voce sussurrata,nonchè l'esecuzione della spirometria:al soggetto viene chiesto di compiere alcuni atti respiratori preliminari e successivamente di soffiare in un boccaglio eseguendo una espirazione forzata:questa manovra consentirà di valutare la funzionalità dell'apparato respiratorio escludendo la presenza di disfunzioni o patologie.Si passa quindi al classico elettrocardiogramma a riposo,esame sempre basilare e fondamentale,attraverso la cui lettura sarà possibile per il medico rilevare alterazioni del ritmo e della conduzione dello stimolo,segni di ipetrofia cardiaca o di insufficienza coronarica.Il soggetto effettua poi il cosiddetto "test dello scalino",nel quale è richiesto di salire e scendere per tre minuti da un cubo,seguendo un ritmo predefinito (così da poter standardizzare l'intensità dell'esercizio svolto):al termine viene eseguito nuovamente un elettrocardiogramma e si procede al calcolo dell'indice IRI(Indice Rapido di Idoneità),che dà un'idea della rapidità con la quale,al termine dello sforzo,il cuore tende a riposarsi a valori basali.In alcuni casi,il test dello scalino viene sostituito da un esercizio al cicloergometro.Nel caso di dubbi o sospetti clinici,il medico sportivo può richiedere l'esecuzione di ulteriori accertamenti cardiologici-quali un elettrocardiogramma effettuato durante sforzo massimale al cicloergometro(che i protocolli indicano come un accertamento indispensabile dopo i 40 anni)o un ecocardiogramma.
LA VISITA PER IL NON PROFESSIONISTA (cioe' per FIRE "SCHERZO!")
Da quanto detto si capisce come la visita di idoneità costitusca un rapido ma abbastanza completo checkup dello sportivo:E sicuramente questo tipo di visita,effettuata seguendo un analogo protocollo,risulta essere,come già detto,particolarmente utile anche per il ciclista che svolga attività non agonistica o con sole finalità salutistiche;soprattutto in quest'ultimo caso,perchè non è possibile praticare il ciclismo a fini salutistici senza preventivamente aver verificato il proprio stato fisico.
EPPURE VI SONO MIGLIAIA DI CICLISTI CHE RISERVANO GRANDI ATTENZIONI(anche economiche)AL LORO MEZZO MECCANICO,MA CHE NON SONO ALTRETTANTO ATTENTI AL VERO MOTORE DELLA LORO BICICLETTA:IL PROPRIO ORGANISMO!La crescita di una consapevole e responsabile cultura ciclistica passa anche attraverso la comprensione dell'importanza di effettuare i basilari controlli medico-sportivi con cadenza annuale anche da parte di chi non utilizza la bicicletta per gareggiare:la visita medico-sportiva del ciclista non deve essere vista come una semplice pratica burocratico-sanitaria(come di fatto spesso viene vissuta),bensì come un periodico checkup sportivo che ci permette di affrontare con maggiore serenità e in maniera consona alle condizioni del nostro organismo l'attività in bicicletta.ciao e a presto!!