lunedì 4 agosto 2008

Fino a quando ci sarà spazio per noi?

Cari amici, intanto se non ve ne siete accorti vi comunico che sul nostro blog ha lasciato un commento una clicloviaggiatrice di Torino, compagna di viaggio di over50 verso Santiago lo scorso giugno. Colgo l'occasione per ringraziarla nella speranza che di tanto in tanto ripassi a salutarci.
Gli eventi che nell'ultimo anno hanno interessato la nostra compagnia mi hanno indotto a fare qualche riflessione, il più delle volte magari scontata e banale, ma la più importante, quella su cui davvero credo sia il caso porre la nostra attenzione è questa: fino a quando ci sarà ancora spazio per chi va in bicicletta? Considerando l'incremento esponenziale nel numero e nell'utilizzo delle auto verificatosi negli ultimi 20/30 anni è in qualche modo fisiologico l'aumento degli incidenti in bici, come degli altri incidenti sulle strade; io ricordo che quando ho cominciato, 22 anni fa, le strade erano molto meno trafficate, ci si riusciva ancora ad allenare in gruppo tranquillamente, oggi credo sia impossibile per una squadra allenarsi per bene, se non con ammiraglia al seguito. Tra noi e la natura, da cui deriviamo, stiamo frapponendo una quantità crescente di accessori, sempre più complessi, sempre più tecnologici, più comodi, ma che ci allontanano sempre più dalla nostra origine animale. Dal mio punto di vista nel sistema dei movimenti umani precedenza assoluta dovrebbero avere sempre e comunque gli essere umani a piedi, quelli cioè che si muovono senza accessori, poi quelli con accessori semplici, poco invadenti, come pattini, monopattini e bici; poi magari le carrozze, poi i mezzi pubblici ed infine auto e moto, considerata la loro invadenza rispetto a quella che è la natura delle cose.
Ci rendiamo conto benissimo che una simile società sarebbe caratterizzata da minore PIL (che ormai è l'unica ragione per cui esistiamo), ma probabilmente da persone con una maggiore coscienza di sè, grazie al fatto che al centro del sistema sarebbe posto l'uomo in quanto animale e non in quanto produttore e consumatore.
Ovviamente questo è un tema che richiederebbe considerazioni ben più profonde ed articolate, ho soltanto voluto introdurre l'argomento.
Un saluto a tutti gli infortunati....ah...a noi il petrolio a 150 $ ci fa un baffo!!!
Buone ferie agli altri, nella speranza che riusciamo prima o poi a prenderci una sbronza tutti insieme.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CARO DOCTOR SONO DACCORDISSIMO CON TE!
PERO'C'E'DA DIRE CHE ESISTE ANCHE LO SPIRITO DI ADEGUAMENTO.TIENI PRESENTE CHE IL MONDO DA SECOLI E'IN CONTINUO EVOLUZIONE E L'ESSERE UMANO SI E'SEMPRE ADEGUATO! PER NON PARLARE POI DELLE DIVERSITA' DI VITA CHE ESISTONO SU QUESTO PIANETA PENSA A QUELLI CHE VIVONO NEI DESERTI...EPPURE SI SONO ADEGUATI!PENSA A QUELLI CHE VIVONO IN SIBERIA...EPPURE SI SONO ADEGUATI!PENSA A QUELLI CHE VIVONO NELLE GRANDI METROPOLI...EPPURE SI SONO ADEGUATI!ETC.ETC.ETC....QUINDI CON I PRO E I CONTRO CHE ESISTONO IN QUALSIASI CONTESTO L'ESSERE UMANO RIESCE SEMPRE A CONVIVERCI!!
QUINDI CON UN PO DI ATTENZIONE IN PIU'DA PARTE NOSTRA...PRIVILEGIANDO
PERCORSI MENO TRAFFICATI...
(CHE CI SONO)PENSO CHE:
"CI SARA'SPAZIO PER NOI"FINO A QUANDO LO VOGLIAMO!!!
E POI MALE CHE VADA NON DIMENTICHIAMOCI CHE NEL MONDO DEL CICLISMO ESISTE ANCHE LA DISCIPLINA DELLA MTB!!!!! VORRA' DIRE CHE LA DOMENICA SEGUIREMO TUTTI MILLING!!
CIAO A TUTTI E UN GROSSO IN BOCCA AL LUPO A TUTTI GLI INFORTUNATI!!!
P.S.HO FINITO IL PERIODO DI RIPOSO
SI INIZIA ARULLARE!!!QUINDI DOCTOR TIENITI PRONTO TU E NAPPO PER UNA DI QUELLE USCITE MOZZAFIATO!!