lunedì 14 febbraio 2011

UN PEZZO DI STORIA "E CHE STORIA"


SONO PASSATI ORMAI 7 ANNI DA QUEL 14 FEBBRAIO 2004 MA IL RICORDO E' SEMPRE VIVO. CIAO MARCO.

4 commenti:

LUI ha detto...

MAMMA E CHE MUSICA RAGAZZI!!!!

LUI ha detto...

CARO MILLING ADESSO SE NON VENGO AUTORIZZATO DA TE LE FOTO DI MARE E MONTI DI MAIORI NON ME LA SENTO DI METTERLE....DOPO DUE GRANDI POST DEL GENERE.......... DOVE UNO E'PROTAGONISTA IL NOSTRO KARMIN E L'ALTRO IL NOSTRO CAMPIONE IN ASSOLUTO DOVE LUI PENSA CHE:
E'STATO,LO E'E LO SARA'PER SEMPRE UN MITO!!!!!!!
(cmq grazie per averci fatto rivedere delle immagini che quasi stavamo mettendo nel dimenticatoio grazie ancora)
CIAO E A PRESTO!!!

ULTIMO ha detto...

Il suo ricordo, tra luci ed ombre, resterà sempre grande tale quale il campione che era.
E' sempre emozionante rivedere immagini delle sue imprese.
Grazie Milling.
Ciao a tutti, ULTIMO.

Doctor ha detto...

Amici, che Pantani abbia fatto innamorare il mondo intero del ciclismo non può essere messo in discussione, il suo modo di correre era unico, combattente senza troppa ragione. Pensando però a come sono andati gli anni successivi credo che un pò vado rivista la sua figura; Riccò, anche lui era spettacolare nel suo modo di scattare, troppo superiore agli altri, bello Contador, soprattutto i primi anni. Vi ricordate poi di Sella e di Vinokourov, tutti spettacolari nelle loro diverse specialità, tutti troppo forti per essere veri purtroppo. Bene, Pantani, è triste pensarlo, forse è stato tra i primi di questa categoria di corridori, il primo di questa epoca. Il doping esiste da prima che nascesse il ciclismo e lo sport in generale, Pantani è forse stato il primo di un'epoca farmacologicamente così avanzata, ferma restando la sua classe. Resta ovviamente tutto il rispetto per la tristissima e tragica storia umana perchè Marco il campione era pur sempre un ragazzo. Ha fatto sognare e disperare anche me quando correva e rabbrividire per anni dopo che se n'è andato, ma pensando a quanto è successo in questi anni dobbiamo ahimè un pò smontare i nostri sogni ed immaginarlo un ragazzo come, con qualche difficoltà in più. A domenica.