MARE E MONTI

INIZIANO LE DANZE.

PASSAGGIO IN PROSSIMITA' DELLA DIGA ALACO.

PASSAGGO IN PROSSIMITA' DI SERRA SAN BRUNO.

QUASI SULLA COSTA TIRRENICA CALABRESE.

INIZIA LA DISCESA CHE FINALMENTE PORTA SUL TRATTO FINALE DELLA COSTA TIRRENICA CALABRESE.

COSTA TIRRENICA. FINALMENTE UN PO' DI PIANURA.

IN MEMORIA DI UN CICLISTA SCOMPARSO SULLA COSTA TIRRENICA CALABRESE.

MARE SULLA COSTA TIRRENICA CALABRESE.

ECCO LO STRETTO DI MESSINA. SULLA SINISTRA LA SICILIA, SULLA DESTRA LA CALABRIA.

CASTELLO STORICO IN PROSSIMITA' DI TAORMINA.

COSTA IONICA SICILIANA IN PROSSIMITA' DI TAORMINA.

ISOLOTTO A TAORMINA.

GROTTE SOTTO LA SCOGLIERA A TAORMINA.

VISTA DELL'ETNA ALLA PARTENZA DA FIUMEFREDDO DI SICILIA.

MENO 3 KM. INIZIA IL TRATTO PIU' IMPEGNATIVO.

IL LUNGO SERPENTONE D'ASFALTO IN MEZZO AL NULLA.

CUMULI DI PIETRA LAVICA. VEDERE QUESTO PANAORAMA DA VICINO E' IMPRESSIONANTE.

FINE TRATTO PERCORRIBILE.

ETNA VISTA DA PIANO PROVENZANA.

ATTRACCO/PARTENZA TRAGHETTI A MESSINA.

TORRE FARO A GANZIRRI SULLA COSTA SICILIANA.

FARO SULLA COSTA CALABRESE.

DI RITORNO SUL TRAGHETTO DA MESSINA A VILLA SAN GIOVANNI.

Dopo la fuga al mare del montanaro, un anno dopo Milling ci riprova, questa volta però invece di percorrere la costa ionica calabrese, proviamo il versante opposto cioè quello tirrenico che non ha nulla a che vedere con quello percorso l’anno precedente, perché è molto più tosto. Si parte sempre dal Golfo di Squillace verso le 6:30 ma sin da subito la strada si impenna con un bel 5 km al 15% per poi proseguire diciamo regolari fino al cinquantesimo km dove si presenta un’altra bella salita di 10 km tra il 15 ed il 10% (l’avevo detto io che le pendenze da queste parti pur essendo al mare non scarseggiano… anzi!!!), a questo punto dopo un altro lungo tratto di boscaglia eccoti finalmente la lunga discesa che porta a Rosarno quindi sul Golfo di Gioia ed a quel punto inizio ad immaginare la lunga pianura che mi toccherà percorrere costeggiando il mare che mi porterà fino ad arrivare a Villa San Giovanni, ed invece eccoti qua la sorpresa, inizia nuovamente la salita in più il sole picchia e l’acqua nella borraccia è finita, fortuna che incrocio una vecchietta seduta davanti casa quasi alla fina dell’ultimo scollinamento che mi fa rifornire dalla fontana del suo giardino (alla fine della salita troverò 3 fontane nel giro di 1 km), stavolta però la salita è davvero finita, quindi giù in picchiata per coprire l’ultimo tratto pianeggiante. Durante il traghettamento mangio qualche panino pensando agli altri 60/65 km da percorre per giungere a fine tappa che si concluderà con 203 km percorsi in 11h 06’. Il giorno successivo si parte da Fiumefreddo di Sicilia alle pendici dell’Etna, in verità il programma era di fare il giro intorno al vulcano ma quando ho alzato lo sguardo ed ho visto il fumo che fuoriusciva dal cratere mi sono detto: OGGI SI VA SU FIN DOVE ARRIVA LA STRADA COSTI QUEL CHE COSTI. E’ costato poco più di 30 km di salita, un misto tra Montevergine ed il Terminio con un ultimo strappo di 3 km abbastanza allucinante, con 2/3 rampe alla Carpegna, dove non esisteva altro che pietra lavica, l’effetto è stato lo stesso di trovarsi in una discarica e vedere tutto intorno cumuli d’immondizia, io vedevo solamente cumuli di roccia nera come il carbone. Ed anche questa è fatta, il transito viene interrotto qui a 1800 m sul Piano Provenzana da questo punto in poi transitano solamente i fuoristrada che portano in visita guidata fin sul cratere poco più di 1500 m più sopra. Ora inizia la strada del ritorno una lunga tirata fino alla stazione di Giarre/Riposto poi in treno fino a Messina traghettamento verso Villa San Giovanni, crono di 14 km fino a Reggio Calabria (dove arrivo filo filo altrimenti perdo il treno) e treno di ritorno fino a Soverato.
Vi avevo promesso un altro bel post e penso proprio di essere stato di parola, e credo che mare e monti sia il titolo più azzeccato.
Un abbraccio a tutti gli amiciperlabici. Ciao atutti.